Il ticket indigesto a Trump per portare al voto gli afroamericani è quello tra Michelle Obama e Lebron James, forse due degli asset più pregiati tra le fila dei democrat per sfilare la Casa bianca a The Donald, tra due settimane.

L’ex first lady, che in termini di consenso stacca anche il marito Barack, sarà in tour con il totem, dentro e fuori dal campo, dello sport americano dell’ultimo ventennio. Gireranno parecchi stati – affiancati da atleti, musicisti afroamericani – per sensibilizzare l’elettorato nero e così aumentare l’affluenza di chi si reca in anticipo alle urne: uno dei nemici dichiarati per la rielezione di Trump.

Esiste infatti l’opzione di votare di persona il prossimo presidente nelle settimane che precedono l’election day. Non tutti gli americani ne sono a conoscenza. E quindi, ecco schierati Michelle e Lebron, per evitare che si disperda il voto afro (59,6% alle elezioni 2016) per le lunghe code ai seggi o per il timore dello sviluppo dei contagi in assembramenti. Entrambi con personalità da leader, entrambi con un percorso e un sogno.

La moglie dell’ex presidente due anni fa ha creato l’organizzazione non profit When we all vote con l’appoggio di stelle del cinema e dello spettacolo, che ora si sta organizzando con More than a vote, la creatura di Lebron James, un’associazione per aiutare le minoranze a comprendere le dinamiche e la portata del voto del 3 novembre. Un megafono per la voce afro che ha iniziato a muoversi durante la crescita del movimento Black Lives Matter.

I due gruppi di lavoro viaggiano assieme negli Stati uniti fino al 31 ottobre, per fornire informazioni, dispositivi di protezione personale e ogni tipo di supporto ai siti per le votazioni anticipate.