Nella bolla sanremese la vita è sospesa tra la realtà e la finzione creata dallo show. E non può andare disgiunta. Se ne accorge anche Amadeus che ammette il calo netto degli ascolti: «Andiamo in onda a un mese di distanza rispetto al 2020, con un milione e mezzo di spettatori complessivi in meno davanti alla tv, poi c’è il calcio. Ma è vero, siamo in guerra e ci sono persone che non sanno se la sera riescono a mettere il piatto a tavola». «È una situazione anomala – continua lo showman – e tutto questo toglie forza all’evento». Il settore dello spettacolo paga questa negatività, Max Gazzè sa di potersi muovere ancora come privilegiato: «Anche se non so fino a quando». Intorno a Il farmacista, il brano che ha portato in gara travestendosi da Leonardo Da Vinci, ha costruito un evento particolare.

DURANTE IL LOCKDOWN ha chiamato molti amici musicisti invitandoli a unire le forze per provare ad aiutarsi a vicenda. A rispondergli per primo l’amico di una vita, Daniele Silvestri, con il quale ha condiviso gli anni del Locale a Roma e il disco e il tour in trio con Niccolò Fabi. Insieme a loro si sono uniti il bassista Gabriele Lazzarotti, il batterista Fabio Rondanini, il chitarrista Daniele Fiaschi, il tastierista Duilio Galioto, il produttore Daniele Tortora. Chiusi in sala prove per mesi hanno dato vita a interminabili jam session, e una parte di quel materiale è finito nel nuovo album di Max La matematica dei rami, in uscita il 9 aprile. Dentro c’è anche la cover – bellissima – di Dal mondo dei C.S.I. che hanno presentato ieri nella serata delle cover: «Un brano che non parla direttamente della pandemia – sottolinea Silvestri – ma il virus è rappresentato dai comportamenti dell’uomo». Attualissimo. Un disco, spiega Gazzè che suona come: «Un manifesto di resistenza, non abbiamo usato programmazione o troppa elettronica. Tutto in presa diretta, comprese le voci, poi si è scelta la versione migliore». Il titolo cita le teorie di Leonardo Da Vinci (ecco la ragione del travestimento…): «I rami di un albero non hanno una struttura logica. Ma una matematica interna c’è. Noi siamo così: arriviamo da percorsi diversi ma convergiamo in un’unica direzione».

QUESTO ANOMALO Sanremo determina sensazioni contrapposte: «Quando prova a far finta che non sia successo nulla, non mi piace. Quando fa entrare la realtà allora è più sincero, anche nell’imperfezione». Apprezza la novità del cast di Amadeus: «Ha scelto tanti giovani, e non era scontato». Il sodale Silvestri parla della pandemia e delle rovinose chiusure che ha imposto: «Un settore che rischia di vedere sparire grandi competenze. Con il ministero della cultura sono stati fatti dei tavoli, abbiamo portato proposte, ma le risposte della politica si sono dimostrate inadeguate. Siamo costretti ad aspettare».