Per accedere all’esame di maturità 2019 non sarà necessaria la partecipazione alla prova Nazionale Invalsi, , durante l’ultimo anno di corso, né lo svolgimento delle ore di alternanza scuola-lavoro. Per poter essere ammessi alle prove bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il sei in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. La circolare inviata ieri alle scuole dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha confermato la neutralizzazione di due importanti assi della «riforma» Renzi denominata impropriamente «Buona Scuola». È la conferma di un orientamento già espresso dal neo-ministro Marco Bussetti.

La maturità di quest’anno prevederà inoltre due prove scritte invece di tre, più l’orale. Si promette più attenzione al percorso svolto dagli studentinell’ultimo triennio. Sarà prestata più attenzione alla valutazione neoliberale del loro rendimento attribuendo un punteggio maggiore al «credito» scolastico; saranno adottate «griglie di valutazione nazionali» per la correzione delle prove scritte.
La prima prova scritta, italiano, in programma il prossimo 19 giugno. A gennaio saranno comunicate agli studenti le materie della seconda prova. A febbraio sarà pubblicata l’ordinanza sugli esami di stato.