Un’altra sparatoria di massa negli Stati uniti: giovedì pomeriggio un ragazzo bianco di 15 anni ha aperto il fuoco in un quartiere residenziale di Raleigh, piccola città del North Carolina, uccidendo almeno cinque persone, fra cui un agente di polizia 29enne fuori servizio, e ferendone diverse: due persone sono ricoverate in ospedale in condizioni critiche.

Dopo la sparatoria è cominciata una vera e propria caccia all’uomo durata cinque ore; alla fine la polizia è riuscita a fermare ed arrestare l’adolescente armato di fucile semiautomatico, mettendolo alle strette chiudendo tutte le strade del quartiere di Hedingham e avvertendo i cittadini di non uscire dalle loro abitazioni per via dell’operazione in corso.
Ancora non si conoscono né il movente della sparatoria né le condizioni del killer che è stato colpito diverse volte mentre cercava di fuggire a bordo di una macchina.
La sindaca di Raleigh, Mary-Ann Baldwin, ha parlato di «atto insensato», e ha precisato che l’indagine sul movente è ancora in corso, e di aver ordinato al dipartimento di pubblica sicurezza del North Carolina di mettere a disposizione «tutte le risorse statali» a Raleigh, compresi gli agenti dell’ufficio investigativo dello stato.
«Noi, come comunità, dobbiamo essere uniti ed essere presenti per coloro che hanno bisogno di noi ora – a detto la sindaca durante la conferenza stampa subito dopo l’arresto – Ma dobbiamo anche fare di più. Dobbiamo fermare questa violenza insensata in America. Dobbiamo affrontare la violenza armata. Abbiamo molto da fare. Stanotte abbiamo molto da piangere».
Da inizio 2020 fino a oggi in Usa ci sono state 532 sparatorie di massa stando a quanto riporta il Gun Violence Archive, associazione che tiene il conto degli episodi di violenza con arma da fuoco negli Stati uniti, e che definisce mass shooting le sparatorie che causano più di quattro vittime, escluso il tiratore. Nella sola North Carolina, quest’anno, ci sono stati 1.699 morti per armi da fuoco, circa 16 ogni 100.000 persone.