Quest’anno il padiglione della Polonia e la sua facciata sono stati una vera e propria gioia per gli occhi. Merito di Malgorzata «Gosia» Mirga-Tas e del suo progetto Re-enchanting the World che riprende il titolo in inglese di una raccolta di saggi della sociologa ed attivista Silvia Federici. Gosia che non predica affatto, razzola bene. L’artista polacca di etnia rom taglia, cuce e compone da oltre 15 anni pannelli, stendardi e paraventi, seguendo l’approccio delle cooperative di riproduzione che restano secondo Federici uno dei pochi strumenti per resistere alla logica frenetica del capitalismo. E lo fa sempre coinvolgendo i membri...