L’Italia è un Paese con la memoria elastica. Prendiamo la cittadinanza onoraria che moltissimi comuni concessero fra il 1923 e il 1924 a Benito Mussolini. Il regime fascista si era appena insediato e in tanti fecero a gara a proclamare Mussolini cittadino onorario. Poi il fascismo cade, la guerra finisce, si diventa Repubblica, e di quell’onorificenza si dimenticano quasi tutti. Passano circa 80 anni e qualcuno, soprattutto l’Anpi, comincia a dire che bisognerebbe liberarsi di quella inopportuna benemerenza. Fra le città che ne discutono vi è Bologna. Vincenzo Merola, in un’intervista del 2021 dice: «Nel 2014 ero per la revoca,...