C’era una volta l’Europa del Green deal, quella che si proclamava avanguardia mondiale, attenta alla transizione ecologica come unica possibilità di abbassare le emissioni climalteranti e preservare la biodiversità. Il resto è cronaca di questi ultimi mesi: il cambiamento di posizione dei popolari del Ppe, partito di cui fa parte la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, a partire dal freno allo stop sui motori elettrici già nel 2023, poi il voltafaccia sulla legge-architrave del Green deal europeo, quella sulla conservazione e il ripristino degli ecosistemi danneggiati (Nature Restoration Law), disegnata dalla stessa Von der Leyen. Fino alle proteste...