Leonora, addio il primo film che Paolo Taviani ha girato da solo, con dedica al fratello Vittorio, dichiara la sua vocazione pirandelliana sin dal titolo, che è quello dell’omonima novella scritta da Pirandello nel 1910 di cui però qui non vi è traccia. È solo una delle variazioni di un gioco delle apparenze e del reale che intorno alla ceneri del poeta e drammaturgo, premio Nobel nel 1934, compone un racconto che sono in realtà due, in apparenza autonomi l’uno dall’altro, uniti soltanto dal riferimento pirandelliano. Il primo riguarda la sua vita, o meglio la sua morte e quanto intorno...