Il 4 maggio 1919, oltre 3mila studenti cinesi confluirono in piazza Tiananmen per protestare contro la decisione annunciata a Versailles di trasferire al Giappone tutti i diritti e i territori acquisiti dalla Germania nello Shandong, polverizzando le aspettative riposte dagli intellettuali cinesi in una possibile modifica delle condizioni più umilianti imposte dalle potenze straniere nell’800 con i trattati ineguali. La cobelligeranza cinese, decretata dall’intervenuto del generale Duan Qirui e 140mila soldati cinesi nel conflitto mondiale a fianco dell’Intesa, fu così ripagata con l’estremo affronto: la provincia che aveva dato i natali al filosofo Confucio passava nelle mani dell’invasore giapponese. Promossa...