L’omofobia, le big tech, le grandi compagnie telefoniche, il pesante silenzio di chi forse per troppo tempo si è limitato ad osservare. L’interesse – l’interesse economico, dollari, insomma – dei colossi per quelle campagne omofobe. Quelle grandi compagnie che alla fine hanno vinto. Sono tante le denunce sulle violenze e le discriminazioni on line. Numeri, cifre, statistiche. Stavolta però la storia ha nomi, cognomi. Viene dall’America, si parla di singole persone. Una sopra alle altre: Gigi Sohn. Professoressa, ricercatrice, militante a difesa dei diritti digitali, dei diritti sociali, sposata con una sua coetanea, con una figlia, esattamente ad un anno...