Con Trino (sudmusic; distribuzione Egea) l’argentino Aca Seca Trio approda in Europa. Cinque album alle spalle, una storia che risale al 1998, vari riconoscimenti (Platinum Knoex Award), recital – oltreché in Sudamerica – in Cina, Usa, Spagna e Francia; Juan Quintero (chitarra e voce), Andrés Beeuwsaert (piano, tastiere e voce) e Mariano «Tiki» Cantero (batteria, percussioni e voce) nei nove titoli dell’album dipingono – a tinte ora sfumate ora vivide – un’Argentina lontana dagli stereotipi del tango. La loro proposta canoro-strumentale sfiora jazz e bossanova (a livello armonico), affonda nelle radici ritmiche del «Cono del Sud» (chacarera, milonga), attinge alla canzone popolare argentina imponendosi per la genuinità espressiva e la raffinatezza, l’impatto comunicativo e la dimensione avvolgente – quasi totale – del «fare musica». Lo avverte subito chi ha assistito al loro recital capitolino (Parco della Musica, 23 aprile), ultima data di un tour promozionale italiano che ha toccato (dal 14) Venezia, Genova, Firenze, Cagliari, Terni e Milano, con una puntata in Germania al Jazzahead di Brema.

Ci sono, sì, vari brani da Trino ma il concerto spazia nella produzione del trio e, soprattutto, mette in luce una musica dall’intrinseca coralità, intesa come presenza caratterizzante delle voci e come dinamica di gruppo, dove poco o nullo spazio resta al «solismo jazzistico», dimostrando in ciò un’innegabile quanto non passatista radice folclorica. I due travolgenti bis ne sono la prova: lontani dall’amplificazione, in mezzo al pubblico invitato ad avvicinarsi, Quintero-Beeuwsaert-Cantero prima cantano a cappella e poi si lanciano in un episodio poliritmico-vocale trascinante (La Cigueña). Al chitarrista spetta il ruolo di voce principale ma spesso è il tastierista ad esserlo, con la maggioranza dei brani caratterizzati da preziosi arrangiamenti vocali.

La presenza di due strumenti armonici non crea sovrapposizioni, dato che rivestono alternativamente ruoli ritmici e melodici mentre «Tiki» Cantero arricchisce di colori e trame percussive il tutto. Grande l’importanza dei testi che vedono autori sia membri degli Aca Seca (Paseo di Juan Quintero) che altri come l’uruguayano Hugo Fattorusso (tra i vari Formas; compositore, arrangiatore, polistrumentista e cantante di grande valore). Il pubblico viene così trascinato da una musica «nuova» che ha cuore e passione.