«Mele, mele, comprate queste mele, un chilo otto shekel, due chili 14». Motti, con alle spalle un poster del leader storico della destra Menachem Begin, si sgola per attirare i passanti al suo banco della frutta. Alcuni osservano per qualche secondo mele verdi e rosse e vanno via. Una anziana esita poi compra. Motti con gesti rapidi infila le mele in un sacchetto e intasca le monete. Poi torna a lanciare il suo grido. Siamo a Mahane Yehuda, nel mercato popolare di Gerusalemme Ovest, la parte ebraica della città. Luogo mirzahi (sefardita) per eccellenza, da decenni è una roccaforte della...