Obama è stato il primo presidente social, il primo ad avere l’account @POTUS su Twitter, il primo ad andare in diretta su Facebook dallo Studio Ovale, a rispondere alle domande dei cittadini su YouTube, ad utilizzare un filtro Snapchat.

Nel corso degli ultimi otto anni, il presidente, il vice presidente, la first lady, e la Casa bianca hanno usato i social media e la tecnologia per interagire con persone in tutto il paese e nel mondo. Un nuovo tipo di gestione della propaganda e del potere.

Dopo tutto questo, dopo quasi otto anni di primati digitali, più di 470.000 petizioni popolari, circa 30.000 tweets partiti dall’account @WhiteHouse, e migliaia di ore di riprese video, bisognerà fare una transizione graduale tra le amministrazioni, e sarà la prima transizione social.

Per affrontare questo lato del passaggio di consegne la Casa bianca si sta rifacendo alle tradizioni, secondo le quali i documenti dell’amministrazione uscente si conservano e se ne garantisce l’accessibilità; il passaggio di consegne digitale, quindi, si riassume in tre obiettivi chiave. Tutto il materiale pubblicato online sarà conservato dal National Archives and Records Administration (Nara) così come le amministrazioni precedenti hanno fatto con le note scritte a mano i fax e le email.

In secondo luogo bisogna garantire che questi materiali continuino ad essere accessibili sulle piattaforme in cui sono stati creati, consentendone l’accesso in tempo reale. Infine bisognerà garantire che il prossimo presidente, a prescindere dal partito, possa continuare ad utilizzare e sviluppare le risorse digitali esistenti.

Su Twitter, ad esempio, @POTUS sarà messo a disposizione del 45 ° presidente a partire dal 20 gennaio 2017 mantenendo gli oltre 11 milioni di follower, ma comincerà nuovo, con nessun tweet sulla timeline. @POTUS44, invece, conterrà tutti i tweet del presidente Obama e sarà accessibile al pubblico su Twitter come un archivio; inoltre, i tweet di Obama saranno archiviati da Nara, e resi accessibili così come gli account @WhiteHouse, @FLOTUS, @PressSec, e @VP.

Anche su Instagram e Facebook, la Casa bianca in entrata avrà accesso al nome utente Casa bianca, all’url, e a mantenere i follower, ma partirà senza alcun contenuto sulla timeline. Un archivio dei contenuti Casa bianca di Obama su Instagram e Facebook continuerà ad essere accessibile al pubblico su Instagram.com/ObamaWhiteHouse e Facebook.com/ObamaWhiteHouse. L’account d

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i Facebook di Obama, Biden e gli account Instagram della first lady e del vicepresidente saranno spostati a nuovi account seguiti da «44» e preservati dal Nara. E così via, con un approccio simile per gli altri account ufficiali su piattaforme come Medium, Tumblr, e YouTube, saranno tutti messi a disposizione per il 45° presidente, conservando i follower ma iniziando senza contenuti pregressi.

Oltre questo la Casa bianca, come era auspicabile, entro la fine di questa amministrazione, ha espresso il desiderio di rendere pubblici i contenuti dei social media governativi in modo facilmente accessibile e completo (ad esempio con file zip da scaricare) e sta invitando il pubblico americano, studenti e ingegneri ma anche artisti e ricercatori, a proporre modi creativi per archiviare i contenuti e renderli disponibili per gli anni a venire. Da Twitter bot a progetti artistici, ai libri cartacei.

Se si pensa a come Trump ha gestito il suo account Twitter durante e prima la campagna elettorale o a come Clinton sia finita nei guai per la sua gestione delle email, la prossima amministrazione sarà decisamente più faticosa di quella che si sta chiudendo.