Il nuovo libro di memorie dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, è l’ultima pietra dello scandalo. Alcuni stralci di The Room Where It Happened sono arrivati ai media Usa, che ne hanno pubblicato un riassunto dal quale è evidente che il libro contiene una serie di accuse contro Trump.

Il presidente viene dipinto come un leader corrotto, scarsamente informato e sconsiderato che usa il potere del suo ufficio per far avanzare i propri interessi personali e politici, anteponendoli a quelli della nazione. Il libro descrive i 17 turbolenti mesi in cui Bolton ha affiancato Trump attraverso una moltitudine di crisi e sfide in politica estera, e pone l’accento su tutte le azioni e le affermazioni per le quali il presidente avrebbe dovuto essere indagato per possibili impeachment e che vanno ben oltre la semplice campagna di pressione sull’Ucraina per screditare i democratici.

Stando a Bolton The Donald ha fatto pressioni sulla Cina per aiutarlo a vincere la rielezione, ha elogiato e incoraggiato l’internamento cinese dei musulmani uiguri, ha chiesto se la Finlandia fosse parte della Russia, ha sostenuto che alcuni giornalisti dovrebbero essere «giustiziati» e che sarebbe «figo», cool, invadere il Venezuela. Trump non l’ha presa per niente bene e ha chiesto a un giudice di ordinare a Bolton di interrompere la pubblicazione del suo memoriale, la cui uscita per ora è confermata per il 23 giugno.

Stando alla casa editrice, Simon & Schuster, Trump non ha il potere di impedire l’uscita del libro; secondo l’avvocato Bradley Moss, esperto di sicurezza nazionale, il libro probabilmente uscirà ma Bolton potrebbe essere costretto a girarne il ricavato al dipartimento del Tesoro.

Il libro offre la testimonianza di prima mano sulla sospensione dei 391 milioni di dollari in aiuti per la sicurezza all’Ucraina, in cambio dell’apertura di un’indagine screditante per Biden, vale a dire quella pistola fumante che avrebbe portato alla condanna di Trump. Questo passaggio ha fatto davvero infuriare i democratici e Adam Schiff, che era a capo della Commissione dell’intelligence della Camera durante il processo di impeachement, ha ricordato il rifiuto di Bolton di cooperare e lo ha accusato di aver anteposto al suo Paese l’interesse commerciale del libro.

Oltre all’affaraccio ucraino Bolton descrive anche quello cinese: nel luglio 2019, durante una cena, Trump spiegò a Xi che un aumento di acquisti di prodotti agricoli da parte della Cina, avrebbe migliorato le sue prospettive elettorali, invitandoli ad agire di conseguenza. A quella cena Trump, avrebbe anche invitato Xi a proseguire nella campagna contro gli uiguri, in quanto era «la cosa giusta da fare».

Nel libro ci sono particolari anche grotteschi sull’ossessione di Trump nei confronti di Kim Jong-un al quale avrebbe voluto regalare un cd autografato da Elton John di Rocket Man, in memoria di quando lo definiva così, durante l’assemblea generale dell’Onu.