Tra le diverse scritte murali che per me meglio sintetizzano il Sessantotto, mi piace ricordare «una risata vi seppellirà». Una frase in cui si rispecchia il vitalismo, la forza dell’Utopia, la coscienza antagonista che ha dato origine alla contestazione sessantottina in un clima di totalizzante politicizzazione. La coscienza di dire al Re che è nudo, continua ancor oggi a sembrarmi un emblema fedele di quella spontaneità inoppugnabile che recuperava alla collettività quanto era negato al singolo, esigeva anche con la violenza l’immaginazione al potere, tenendo sempre al più alto livello lo scontro con la logica conservatrice della cultura egemone e...