«Nel mio film l’aspetto più importante non sono il tema poliziesco o la storia d’amore ma l’epoca che racconta. Se facciamo dei film su questo è per mostrarne la durezza» diceva Aleksey German parlando di Il mio amico Ivan Lapshin (1986), qualcosa che il regista scomparso nel 2013 aveva conosciuto bene nella sua vita d’artista passata a lottare con censura, arroganza, violenza del regime sovietico. In una bellissima intervista raccolta da Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian nella loro installazione Journey to Russia (debutto a Kassel Documenta, poi al festival di Rotterdam) lo ascoltiamo spiegare questa fatica, la sfida al...