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La querelle tra il Festival di Cannes e Netflix

La querelle tra il Festival di Cannes e Netflix

Cinema «Il Festival di Cannes è lieto di accogliere un nuovo operatore, ma vuole ribadire il suo supporto ai modi tradizionali di fruizione del cinema in Francia e nel mondo». Il […]

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 12 maggio 2017

«Il Festival di Cannes è lieto di accogliere un nuovo operatore, ma vuole ribadire il suo supporto ai modi tradizionali di fruizione del cinema in Francia e nel mondo».
Il nuovo operatore a cui fa riferimento la nota ufficiale di due giorni fa rilasciata dal festival francese è Netflix, che parteciperà quest’anno alla competizione di Cannes come produttore di ben due film: The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach e Okja di Bong Joon Ho.

La nota è stata diramata dal Festival in seguito alle voci insistenti che annunciavano l’esclusione dei due film dal concorso, in quanto Netflix non ha accettato una distribuzione classica nelle sale francesi: «È stato chiesto invano a Netflix che questi due film potessero raggiungere anche il pubblico francese e non solo gli utenti della piattaforma» , recita la nota, che ribadisce la presenza di The Meyerowitz Stories e Okja nel concorso della selezione ufficiale, smentendo così i rumors ma stabilendo anche una nuova regola valida dall’anno prossimo: «Ogni film che voglia partecipare in concorso a Cannes dovrà impegnarsi a venire distribuito nelle sale francesi».
È di ieri la risposta del Ceo di Netflix, Reed Hastings: «L’establishment ha fatto muro contro di noi», ha scritto in un post su Facebook dove invita anche tutti gli utenti a vedere Okja sulla piattaforma online il 28 giugno.

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