«Ci aspettiamo il supporto morale dei paesi arabi e accettiamo volentieri qualsiasi aiuto finanziario a patto che sia incondizionato, che non miri a interferire negli affari interni del Sudan». Fresca di nomina (si sente), la prima donna ministra degli Esteri sudanese Asmaa Mohamed Abdalla è una delle quattro personalità femminili presenti nel nuovo governo di transizione “a guida civile” che si è appena insediato a Khartoum,  dopo un faticoso negoziato con i militari, per uscire dalla drammatica crisi politica in cui il paese si era cacciato a partire dal dicembre scorso. E che ha visto le piazze riempite da società...