All’aeroporto di Fiumicino, a Roma, arrivano i primi trecento afghani attraverso i corridoi umanitari da Pakistan e Iran. All’aeroporto di Kabul, invece, le donne sole, prive di un uomo che le accompagni e faccia loro da “custode”, non possono partire: vietato lasciare il Paese. Così hanno deciso i Talebani, i quali, secondo un rapporto di Amnesty International reso pubblico ieri, «in meno di un anno hanno decimato i diritti delle donne e delle ragazze», da quello all’educazione a quello al lavoro e, appunto, alla libera circolazione, fuori dal Paese ma anche dentro. Oltre una certa distanza da casa, occorre essere...