Sono passati quarantanove anni da quando La Maman et la putain è stato proiettato al festival di Cannes. Il cinema non è più stato lo stesso. Dopo la morte di Eustache, suicidatosi nel 1981, quel capolavoro è diventato quasi invisibile, salvo riemergere in una copia Dvd giapponese – che per lungo tempo i cinefili si sono scambiati come un sacro Graal – e, più recentemente, in un passaggio sul canale franco-tedesco Arté. Nonostante questo, è rimasto, come un’evidenza incontrovertibile, il più grande film francese del dopo 1968. È per questo che la sua riedizione, restaurata, e la diffusione in sala...