La Francia «condanna il colpo di stato militare in corso in Gabon» e «auspica che il risultato elettorale possa essere rispettato». È la prima reazione di Parigi, ieri, alla situazione a Libreville, dove risiedono 7.500 francesi e 370 militari e dove operano un’ottantina di filiali di società francesi (Total, Eiffage, Bolloré, Havas, Air Liquide, Eramet che estrae manganese), per un fatturato complessivo intorno ai tre miliardi di euro annui. Il nuovo colpo di stato in una ex colonia francese, dopo Mali, Guinea, Burkina e Niger – l’ottavo cambiamento di regime nella regione in pochi anni – conferma il cambiamento geopolitico...