I fronti di battaglia cambiano, ma Bolsonaro resta sempre lo stesso. Così, impegnato nella sua ultima crociata, quella contro il vaccino anti-Covid per i bambini, il presidente procede alla sua maniera, attaccando tutti – medici, scienziati, ma anche semplici cittadini – a testa bassa. «Cosa c’è dietro?», ha insinuato giovedì durante un’intervista concessa alla tv Nova Nordeste. «Cosa si nasconde dietro l’interesse dell’Anvisa?» (l’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria diventata uno dei bersagli preferiti del presidente). «Qual è l’interesse delle persone fissate con il vaccino? Per la loro vita? Per la loro salute? Se così fosse, si preoccuperebbero di altre malattie».

Malgrado la responsabile della Segreteria straordinaria di lotta al Covid (Secovid) del Ministero della Salute, Rosana Leite de Melo, abbia evidenziato come i test clinici sui vaccini pediatrici abbiano escluso ogni serio motivo di preoccupazione e come l’analisi dell’Anvisa sia stata condotta «in maniera rigorosa e con tutta la cautela necessaria», Bolsonaro non si fida: «Mia figlia di 11 anni – ha ribadito – non sarà vaccinata».
Ignorando i dati, il presidente si è anche mostrato scettico sulla possibilità che il Covid risulti letale per i bambini: «Conoscete casi di bambini tra 5 e 11 anni che siano morti di Covid? Io no». E ancora: «Quanti ragazzini hanno contratto il virus e non è avvenuto assolutamente nulla? Se qualcuno muore, è perché magari avrà avuto qualche problema grave di salute o sarà stato molto obeso».

MA BOLSONARO ce l’ha messa tutta anche per seminare sospetti e timori: «La grande impresa Pfizer non si assume la responsabilità degli effetti collaterali. Valutate se sia il caso di vaccinare i vostri figli. I vaccini li abbiamo comprati e la vaccinazione è volontaria, ma considerate i possibili effetti collaterali».
I morti, tuttavia, ci sono stati anche tra i bambini. Secondo i dati del Ministero della salute, nel 2020 si sono registrati 2.978 casi di Sindrome respiratoria acuta grave per Covid tra bambini da 5 a 11 anni, con 156 vittime. E nel 2021, nella stessa fascia d’età, i casi sono stati 3.185, con 145 morti. Dalla comparsa della pandemia in Brasile, nel marzo del 2020, sono addirittura 2.625 le vittime del Covid tra bambini e adolescenti da zero a 19 anni.

Non a caso, dopo averla tirata per le lunghe, anche con la realizzazione di una consultazione online e di un’audizione pubblica, lo stesso ministero della Salute si è infine deciso a seguire la raccomandazione dell’Anvisa dando il via libera alla vaccinazione nella fascia tra i 5 e gli 11 anni, e senza obbligo di certificato medico come invece chiedeva Bolsonaro. «Non c’è stato ritardo, la nostra prudenza non è stata affatto eccessiva», ha garantito il ministro Queiroga, raccomandando comunque ai genitori di rivolgersi ai medici per sentirsi «più sicuri».

SICURI, però, molti genitori lo sono già: secondo il sondaggio di PoderData, è il 71% della popolazione a essere a favore della vaccinazione infantile.