Cultura

La Buchmesse cancella gli stand e passa online

La Buchmesse cancella gli stand e passa online

Editoria La fiera del libro di Francoforte (14-18 ottobre) si svolgerà con gli espositori su piattaforme digitali. Alcuni eventi e autori però ci saranno, dislocati in vari luoghi della città

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 9 settembre 2020

Anche la Buchmesse quest’anno è costretta a cancellare la sua edizione fisica: dal 14 al 18 ottobre, gli stand della fiera di Francoforte non ci saranno, sostituiti dalla presenza online delle case editrici ed espositori professionali che faranno un lavoro di scambio di diritti e contatti, tutto su piattaforme digitali. In città, però, ci saranno alcuni eventi dal vivo e da remoto con autori come Irvine Welsh, John Niven, Karin Slaughter, Don Winslow, Elizabeth Gilbert, Bov Bjerg, Cornelia Funke, Chilly Gonzales. Circa 80 saranno le manifestazioni che si svolgeranno nell’ambito del Bookfest City, ma la fiera nella forma conosciuta finora è stata annullata a causa della pandemia, poiché – hanno spiegato gli organizzatori – le attuali restrizioni di viaggio impedirebbero a numerosi stand nazionali di essere realizzati come previsto e i requisiti di quarantena che entreranno in vigore il 1 ottobre renderanno impossibile la partecipazione degli espositori europei e dei visitatori.

«Frankfurter Buchmesse è un’impresa in continua evoluzione, vivace, agile e adattabile. Data la situazione attuale, sarà una fiera senza una mostra in loco. Tuttavia, gli eventi a Francoforte sul Meno e in altre città permetteranno alle persone di assistere dal vivo alle emozioni offerte dai libri, così come attraverso il live streaming e le registrazioni accessibili a proprio piacimento», ha affermato Karin Schmidt-Friderichs, presidente degli editori tedeschi & Booksellers Association.
Juergen Boos, direttore della Buchmesse, ha sottolineato che «ora l’attenzione sarà concentrata sulle nostre offerte digitali. I professionisti dell’editoria internazionale saranno in grado di utilizzare nuove sedi digitali per portare avanti la propria attività, anche in tempo di Covid. E il pubblico dei lettori avrà l’opportunità di esprimere il proprio entusiasmo per i libri in due modi: online e in occasione di eventi a Francoforte». Ospite d’onore sarà il Canada (virtualmente per poi tornare nel 2021) mentre l’Italia è confermata per il 2024.

«Comprendiamo perfettamente le ragioni della decisione presa dagli organizzatori – ha commentato il presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi. . Noi stessi come Aie siamo stati costretti a cancellare l’edizione 2020 di Più libri più liberi. Con la Fiera di Francoforte e altre 17 fiere in tutta Europa collaboriamo nella rete Aldus perché le difficoltà di questi mesi possano essere l’occasione per una crescita futura».
Per quanto riguarda l’editoria italiana e gli aiuti in questo difficile momento è stato pubblicato il bando per accedere al fondo da dieci milioni di euro in sostegno alla piccola editoria, istituito dal Ministero per i beni, le attività culturali e per il turismo, utilizzando le risorse del «Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali» previsto dal decreto Rilancio – i primi interventi e i decreti di giugno avevano destinato quaranta milioni a sostegno del tax credit per le librerie e per l’acquisto di volumi da parte delle biblioteche pubbliche.
Tutte le informazioni per accedere al bando sono all’indirizzo https://www.librari.beniculturali.it/it/contributi/Piccoli-editori/ La domanda si può presentare entro il termine del 21 settembre.

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