Quando abbiamo incontrato Shaharzad Akbar la prima volta era la fine del giugno 2021, a Kabul. I Talebani conquistavano distretti su distretti, i nostri interlocutori nella capitale afghana si dicevano più preoccupati del solito, la data per il ritiro dei soldati statunitensi dal Paese si avvicinava. L’ufficio dell’Afghanistan Independent Human Rights Commission (Aihrc), l’organismo presieduto da Shaharzad Akbar, non era ancora finito nelle mani dei Talebani, che avrebbero conquistato Kabul il 15 agosto. Protetto da alte mura, nell’ufficio lungo la Darulaman Road ricorreva un anno dall’uccisione di un membro dello staff. Omicidio non rivendicato. Parte di una serie di attentati...