Questo non è il momento dei “ve l’avevamo detto” e dei “non poteva che finire così”. Di fronte alla tragedia che si sta svolgendo in Afghanistan, in queste ore più precisamente intorno all’aeroporto di Kabul, siamo tutti colpevoli in diverso modo. Innanzitutto coloro che la guerra l’hanno inventata, voluta, condotta e persa. A cominciare da chi, da Washington ha armato i Talebani, loro futuri avversari, contro l’allora governo insediato dall’Unione Sovietica, per poi scatenare un’intervento militare durato vent’anni, in virtù dell’art. 5 della Nato. A costo di usare come occasione un’altra tragedia, quella dell’attacco alle Due Torri, atta a scuotere il...