Come una falena troppo vicina al fuoco che rischia di morire bruciata, ma è attratta lo stesso dalla fiamma. Così il trentacinquenne Yao – nato e cresciuto nel piccolo villaggio cinese di Jiwa e ora businessman di successo a Pechino – si definisce davanti alla telecamera di Jordan Schiele nel suo documentario presentato alla Berlinale The Silk and the Flame (Panorama). Yao infatti è gay e allo stesso tempo devotissimo alla sua famiglia, rimasta a Jiwa dove lui ha costruito una grande casa per loro: la madre sorda dall’età di sei anni – e che comunica con una lingua dei...