Nonostante le pressioni delle destre economiche, mediatiche e di partito, arrivate al punto di cercare l’impeachment, la presidente del Brasile Dilma Rousseff manterrà in vigore l’attuale legislazione petrolifera promulgata nel 2010 e conosciuta come “di partecipazione”, con la statale Petrobras come principale impresa di sfruttamento dei mega-giacimenti tanto appetiti dalle compagnie nordamericane. Cinque mesi dopo l’inizio del suo secondo mandato, il quarto consecutivo del Partido dos trabalhadores (Pt), in questa intervista Dilma scarta il ritorno al regime petrolifero neoliberale “di concessione” istituito negli anno 90 dal governo di Fernando Henrique Cardoso, oggi leader dell’opposizione. Dal 27 ottobre del 2014, un...