«Sette anni dopo la Rivoluzione dei Gelsomini il paese conosce un nuova era di libertà politiche, intellettuali e culturali, ma sono necessarie riforme economiche serie per contrastare i motivi delle crescenti tensioni sociali, come quelle riesplose in questi giorni». A sostenerlo è Habib Kazdaghli, preside della facoltà di Studi umanistici di Manouba (Tunisi), autore di diversi studi sulla storia contemporanea della Tunisia, i movimenti comunisti nel Maghreb e la storia delle minoranze etniche nel paese. Kazdaghli, inoltre, è l’uomo-simbolo dei diritti delle donne e della resistenza contro l’avanzata wahabita nelle università: impegno che gli è costato minacce di morte da...