«Sai come dovremmo chiamarlo Di Maio? Er Bujia», dice un manifestante romano dando il benvenuto in piazza ad un’attivista No Tap che arriva dal Salento. Un cartello che gira per il corteo «per il clima e contro le grandi opere inutili» esprime lo stesso concetto e ribattezza il vicepremier grillino «Gigi La Frottola». Sono le voci di una manifestazione che si pone obiettivi globali, che ti proiettano oltre le schermaglie della politica italiana di tutti i giorni, ma che per forza di cose si confronta con la contingenza dei rapporti di forza. Per dirla in poche parole: tra le migliaia...