Era apparsa come una piccola luce di speranza, al termine di una delle maggiori farse elettorali degli ultimi tempi, l’ingresso al ballottaggio, alle presidenziali guatemalteche, del candidato del Movimiento Semilla, il sociologo Bernardo Arévalo. Ma anche quel timido barlume democratico, forse non abbastanza forte per imporsi al secondo turno del prossimo 20 agosto, rischia di essere spazzato via dall’ultimo e più clamoroso atto di un golpe elettorale in preparazione già da tempo: la sospensione della personalità giuridica del Movimiento Semilla, con la sua relativa esclusione dal processo elettorale, ordinata mercoledì dal Settimo Tribunale di prima istanza penale su richiesta della...