Papa Francesco andrà a Kiev entro metà settembre? Sembrerebbe proprio di sì, almeno in base alle dichiarazioni di Andrii Yurash, ambasciatore ucraino presso la Santa sede, che ieri mattina è stato ricevuto in udienza in Vaticano da Bergoglio.

«Sono molto vicino all’Ucraina e voglio esprimerle questa vicinanza con la mia visita», avrebbe detto il pontefice a Yurash che, poco dopo aver lasciato il palazzo apostolico, ha rilanciato sul proprio profilo Twitter le parole di Francesco. E ha aggiunto: «L’Ucraina per molti anni, e soprattutto dall’inizio della guerra, ha aspettato il papa e sarà felice di salutarlo prima del suo viaggio in Kazakhstan».

BERGOGLIO si recherà a Nur-Sultan, capitale del Kazakhstan, dal 13 al 15 settembre, per partecipare alla settima edizione del congresso dei leader delle religioni mondiali. Potrebbe quindi fare tappa Kiev prima di raggiungere la capitale kazaka.

A meno che non venga organizzato uno specifico viaggio-lampo in Ucraina prima del meeting di Nur-Sultan (ipotesi meno plausibile, viste anche le non ottimali condizioni di salute del pontefice che sconsigliano due trasferte a stretto giro).

MA SI TRATTA di ipotesi. La sala stampa della Santa sede, interpellata sulla questione, non conferma e non smentisce. E il programma ufficiale del viaggio in Kazakhstan al momento non prevede deviazioni verso l’Ucraina.

Certo è che più volte papa Francesco ha manifestato la propria volontà di andare a Kiev: l’ultima pochi giorni fa, il 30 luglio, durante la conferenza stampa sul volo di ritorno dal Canada. E poche settimane prima, intervistato dal Tg1, il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Gallagher, aveva anticipato che, dopo il Canada, si sarebbe cominciato «a studiare veramente» la possibilità del viaggio.

«Il papa è convinto che se lui potesse fare una visita potrebbe avere dei risultati positivi – aveva spiegato il “ministro degli esteri” vaticano – Ha detto che andrà in Ucraina e si è sempre mostrato disponibile a visitare Mosca e a incontrare anche le autorità russe».

VENERDÌ, IL GIORNO prima di Yurash, il papa aveva ricevuto in Vaticano il metropolita Antonij di Volokolamsk, capo del Dipartimento per gli affari esteri della Chiesa ortodossa russa.

Oggetto del colloquio: il probabile incontro fra Francesco e Kirill, patriarca di Mosca e di tutte le Russie – nonché convinto sostenitore di Putin e dell’invasione dell’Ucraina –, a margine del congresso di Nur-Sultan, a cui parteciperanno entrambi i leader religiosi.

Quindi per quanto riguarda la guerra in corso, la diplomazia vaticana continua, con grande cautela, a muoversi fra Mosca e Kiev, con l’obiettivo di favorire la pace.