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Internazionale

Il «vento» che consuma Herat

Il «paese degli aquiloni». Nella città conquistata lo scorso 12 agosto, dove per anni il contingente italiano ha avuto il controllo dell’Afghanistan occidentale. Il mantra dei Talebani ora è la «sicurezza». Lungo la strada verso Farah, alcune tende dei nomadi pashtun e piccole postazioni militari crivellate di colpi, abbandonate, che portano i segni della guerra
Il «vento» che consuma Herat
Una donna siede su una moto vicino al ponte Pul-e-Malan a Herat - Getty Images/Wakil Kohsar
Il «paese degli aquiloni». Nella città conquistata lo scorso 12 agosto, dove per anni il contingente italiano ha avuto il controllo dell’Afghanistan occidentale. Il mantra dei Talebani ora è la «sicurezza». Lungo la strada verso Farah, alcune tende dei nomadi pashtun e piccole postazioni militari crivellate di colpi, abbandonate, che portano i segni della guerra
Pubblicato circa un mese faEdizione del 24 maggio 2022
Giuliano Battiston, FARAH
Pubblicato circa un mese faEdizione del 24 maggio 2022
il manifesto/il «vento» che consuma herat
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