Nella non proprio limitata, ma di certo non enciclopedica, conoscenza della cucina indiana di chi scrive, è un’impresa nominare un piatto tra l’Himalaya e i tropici che non contenga cipolle. Ed è difficile determinare se la passione indiana per la varietà di cipolla rossa sia la causa, o l’effetto, della centralità del bulbo negli equilibri letteralmente geopolitici dell’area. Partiamo dai numeri. L’India è il secondo produttore al mondo di cipolle dopo la Cina: ogni anno, secondo i dati di New Delhi, ne produce di media quasi 23 milioni di tonnellate. Per il consumo interno, però, ne bastano «appena» 15 milioni....