La legge sul «Ripristino della natura» non è riuscita a superare l’ultimo scoglio rappresentato dal Consiglio dell’Unione europea. Dopo la faticosa approvazione da parte del Parlamento europeo a fine febbraio con 329 voti favorevoli, 275 contrari e 24 astenuti, era necessario il via libera del Consiglio per renderla operativa. Ma nella riunione del 22 marzo, con i rappresentanti dei 27 Stati membri, è venuta a mancare la maggioranza qualificata per l’approvazione (il 55% dei paesi della Ue in rappresentanza del 65% della popolazione). L’UNGHERIA DI ORBAN HA RITIRATO ALL’ULTIMO momento il sostegno alla legge, spostando gli equilibri a favore del...