Dopo il premio alle intenzioni mai concretizzate di Barack Obama, nel 2009, o quello conferito dieci anni dopo al premier etiope Abyi Ahmed, le cui vere intenzioni – siglare la pace con gli eritrei per far meglio la guerra ai tigrini – sarebbero emerse solo qualche tempo dopo, quest’anno tra i più papabili figurava Volodymyr Zelensky. ALLA FINE IL NOBEL PER LA PACE non è andato al presidente ucraino, malgrado i favori dei pronostici. Resta comunque un regalo avvelenato per Vladimir Putin nel giorno del suo 70esimo compleanno. Sebbene la scelta del comitato di Oslo di tripartire il prestigioso riconoscimento...