Nella capitale brasiliana si respira un clima di disorientamento e preoccupazione. La grande piazza in cui si fronteggiano i monumentali edifici che ospitano il Presidente della repubblica, il Congresso nazionale e il Supremo tribunale federale, non sembra sufficiente a contenere tutte le contraddizioni e le tensioni che si sono accumulate nel paese. Il «golpe soave», che aveva portato alla destituzione di Dilma e all’insediamento di Temer, si è completato con l’arresto di Lula. L’operazione giudiziaria «Lava Jato», partita nel 2014, ha coinvolto buona parte del ceto politico brasiliano, ha inciso profondamente sugli equilibri politici, determinando fratture e ricomposizioni, con un...