Sono impressionanti le immagini dell’arresto di Juan Orlando Hernández, fino a solo due settimane fa presidente dell’Honduras, prelevato dalla sua abitazione di Tegucigalpa con le catene tanto ai polsi come ai piedi, con un giubbotto antiproiettile della stessa polizia. Ben 600 agenti hanno partecipato all’operativo concertato con l’antinarcotici statunitense (Dea). Poche ore prima la Corte Suprema di Giustizia honduregna aveva accettato di esaminare una richiesta di estradizione nei suoi confronti del Dipartimento di Stato. Una corte di New York lo accusa di aver favorito l’invio di tonnellate di cocaina verso gli Usa fra il 2004 e il 2022. SI PREVEDE...
Errata Corrige

Accusato di narcotraffico dalla Dea, che ha concertato lo spettacolare arresto con la polizia honduregna. Lui nega: «Vendetta dei narcos messicani contro di me». Il fratello Tony già condannato all’ergastolo negli Stati uniti. Quanto alla neo-eletta Xiomara Castro, il caos del doppio congresso sembra superato. Ma i mariachi non suonano per lei