Ieri si è svolta l’ennesima udienza per il rilascio o la conferma della detenzione cautelare per Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna in carcere in Egitto dal 7 febbraio 2020.

I diplomatici presenti (di Italia, Francia, Canada e Stati uniti) non sono stati fatti entrare nonostante avessero il permesso della corte. La decisione è attesa per oggi o domani. Ma la legale di Patrick, Hoda Nasrallah, si dice pessimista dopo un anno e due mesi di prolungamenti della detenzione, prima di 15 giorni e ora di 45: «Non credo nella scarcerazione visti i continui rinnovi – ha detto all’Ansa – È in un pessimo stato psicologico. Non c’è stato tempo per stargli vicino».

La difesa ha annunciato di voler tentare una nuova strategia: chiedere la sostituzione del collegio giudicante. «La situazione è veramente urgente», ha detto ieri Amnesty International. «Non molliamo», il messaggio su Twitter del segretario del Pd Enrico Letta.