Si sono sedute sull’asfalto bollente di metà pomeriggio in piazza delle Cinque Lune. Una ventina di maestre e docenti delle superiori ieri portavano al collo un cartello che, dopo la protesta di Bologna, ha fatto il giro del paese: «docente in sciopero della fame». In pochi minuti, strette tra un cordone di polizia lungo venti metri e alcuni blindati che vigilavano imponenti sopra le loro teste, hanno ricreato un’aula ideale. In fondo, c’era tutto: una lavagna, simboleggiata da uno striscione nero sul quale un gessetto bianco ha scritto «No al preside sindaco». L’aula è stata ricreata da un capannello formato...