Ripartono i movimenti di protesta a Kiev. Ma con l’uscita di scena di Michail Shaakashvili, a prenderne la direzione sono i neofascisti.

L’altro ieri Corpnaz (la formazione politica promossa dal Battaglione Azov) Pravij Sektor e Svoboda hanno attraversato la città in migliaia (10mila persone per la polizia, 20mila per gli organizzatori) in un corteo «anticorruzione» e «contro gli oligarchi». Al temine della manifestazione, nei comizi, è stato sostenuto che «gli ideali del movimento della Maidan sono stati traditi». Per i neofascisti «l’Europa è sempre più lontana mentre non è stato implementato nessun programma sociale a difesa dei poveri». Sull’Ue restano posizioni diverse tra i gruppi di destra.

Mentre Svoboda ritiene possibile un’adesione su posizioni «euroscettiche» gli altri due gruppi continuano a ritenere che un’Europa «cosmopolita e infettata dagli omosessuali» non possa essere un obiettivo nazionalistico. Resta quindi capire se i 3 gruppi troveranno la quadra per una presentazione comune nelle presidenziali del 2019. (yu.co.)