I 100 modi in cui Trump sta distruggendo l’ambiente
Stati Uniti In appena tre anni l'amministrazione Trump ha smantellato decenni di norme minime reclamate da movimenti, scienziati e cittadini. Dai parchi nazionali all'Artico, dall'aria all'acqua fino alla caccia ai grizzly, gli interventi contro l'ambiente sono ormai decine
Stati Uniti In appena tre anni l'amministrazione Trump ha smantellato decenni di norme minime reclamate da movimenti, scienziati e cittadini. Dai parchi nazionali all'Artico, dall'aria all'acqua fino alla caccia ai grizzly, gli interventi contro l'ambiente sono ormai decine
Che Trump e la sua amministrazione negassero l’esistenza del cambiamento climatico, avessero abbandonato l’Accordo di Parigi e tagliato i fondi all’agenzia di protezione ambientale statunitense, l’EPA, lo sapevamo già.
Sotto Trump, l’EPA (l’equivalente del nostro ministero dell’Ambiente, ndr) rappresenta lo 0,2% del budget federale, il più basso degli ultimi quarant’anni.
Quello che forse è ancor più grave è che mentre gli occhi dell’America e del mondo sono concentrati sulla crisi di coronavirus e sulle proteste per Black Lives Matter, l’amministrazione Trump sta revocando centinaia di leggi di protezione ambientale dell’EPA, assicurandosi che l’azione contro la crisi climatica sia, ancora una volta, rimandata e ostacolata.
Dopo tre anni di mandato, Trump ha smantellato la maggior parte delle politiche climatiche e ambientali, ha indebolito le leggi di protezione ambientale varate durante l’era di Obama ed ha annullato moltissime leggi di regolamentazione per l’aria e l’acqua pulita, le sostanze chimiche tossiche e le emissioni di anidride carbonica.
In questi ultimi mesi, coperta dalla crisi per la pandemia e più recentemente dalle proteste per l’uccisione di George Floyd, l’amministrazione ha potuto agire indisturbata. E con le elezioni in arrivo a novembre, Trump dovrà concludere rapidamente queste manovre.
Secondo le ricerche dei dipartimenti di giurisprudenza dell’università di Harvard e Columbia, durante l’amministrazione Trump più di 60 leggi e normative ambientali sono già state revocate e annullate e, per un totale di 100 leggi, altre 34 revoche sono ancora in corso.
Allo stesso tempo, il ministero degli interni statunitense ha aumentato le concessioni di terreno per gas e petrolio, riducendo le aree protette e mettendo a repentaglio la biodiversità.
I cosiddetti rollback ambientali dell’amministrazione Trump aumenteranno le emissioni di gas serra e causeranno migliaia di morti in più per inquinamento e peggioramento della qualità dell’aria, secondo gli esperti energetici e legali di un centro di ricerca della New York University (pdf).
Di seguito, ricostruita sulle analisi di Harvard, Columbia e il New York Times, una mappatura dell’inversione ambientale di Trump negli ultimi tre anni. Queste leggi di protezione ambientale rappresentano solo una parte delle 100 la cui revoca è stata completata o è attualmente in corso.
Inquinamento atmosferico ed emissioni
Per quanto riguarda le leggi sull’inquinamento atmosferico e sulle emissioni, l’amministrazione Trump ha cancellato l’obbligo per le compagnie petrolifere e del gas di dichiarare le proprie emissioni di metano, gas il cui impatto su un periodo di 100 anni è 34 volte superiore a quello della CO2.
È stata inoltre revocata una normativa dell’era Obama che limitava le emissioni di mercurio dalle centrali a carbone.
Tra le revoche in corso, invece, Trump sta ritardando l’approvazione di una legge che limita le emissioni di gas serra dagli aerei. L’EPA ha riconosciuto di essere legalmente obbligata ad approvare questa legge, ma non lo ha ancora fatto – inazione contestata dai gruppi ambientalisti.
Trivellazioni ed estrazioni
I rollback relativi alle leggi sulle trivellazioni e le estrazioni comprendono tagli significativi alla dimensione del territorio protetto di due parchi nazionali, national monuments, dello Utah. Pochi mesi fa Trump ha finalizzato il piano che darà il via libera alle compagnie di combustibili fossili di estrarre petrolio e gas nelle aree protette di Bears Ears e Grand Staircase-Escalante nello Utah.
Già nel dicembre 2017 l’amministrazione Trump aveva ridotto le aree protette dell’85%, nella più grande manovra di eliminazione di terre federali protette nella storia degli Stati Uniti.
Un’altra revoca riguarda il divieto di trivellazione nelle aree protette dell’Artico e la costruzione del gasdotto Dakota Access a meno di un miglio dalla riserva di Standing Rock Sioux dopo che il Corpo degli Ingegneri dell’esercito, Army Corps of Engineers, aveva dichiarato che avrebbe esplorato altre alternative – entrambi progetti approvati da Trump.
Un tribunale ha successivamente stabilito che dovranno essere eseguite delle indagini sull’impatto del gasdotto sull’ambiente e sulle popolazioni indigene locali, nel frattempo però rimane operativo.
L’amministrazione Trump ha anche allentato le norme di sicurezza sulle trivellazioni offshore varate sotto Obama dopo l’esplosione della piattaforme Deepwater Horizon e la fuoriuscita di petrolio del 2010.
Tra le revoche in corso, invece, c’è una proposta per aprire la maggior parte delle acque costiere americane alle trivellazioni offshore di petrolio e gas – piano che ha subìto un ritardo dopo che un giudice federale ha stabilito che la revoca del divieto di trivellazione nell’Atlantico e nell’Oceano Artico era illegale – e una proposta per restringere tre aree marine protette e aprirle alla pesca commerciale.
Infrastrutture e pianificazione
Tra le leggi di protezione ambientale che riguardano le infrastrutture, Trump ha annullato una direttiva che imponeva alle agenzie federali di ridurre al minimo l’impatto sull’acqua, la fauna selvatica, la terra e le altre risorse naturali al momento dell’approvazione di progetti di sviluppo, ha revocato una normativa dell’amministrazione Obama che considerava il cambiamento climatico nella gestione delle risorse naturali nei parchi nazionali e ha eliminato l’uso di un sistema di pianificazione, anche questo approvato sotto Obama, progettato per ridurre al minimo i danni derivanti dall’attività del petrolio e del gas su paesaggi “sensibili”, come i parchi nazionali.
Animali
Tra le leggi per la protezione degli animali, l’amministrazione Trump ha approvato delle modifiche nell’applicazione dell’Endangered Species Act, rendendo così più difficile proteggere la fauna selvatica dalle minacce a lungo termine dal cambiamento climatico, ha annullato il divieto di caccia sui grandi predatori in Alaska, ha proposto di rivedere i limiti sul numero di tartarughe marine e mammiferi marini in via di estinzione che possono essere uccisi o feriti involontariamente con reti da pesca e ha revocato una legge, varata circa 40 anni fa, volta a proteggere gli uccelli migratori.
Trump ha inoltre proposto di annullare una legge che vieta l’uso di esche per attirare e uccidere gli orsi grizzly su alcune terre pubbliche in Alaska.
Sostanze tossiche e sicurezza
L’amministrazione Trump ha respinto la proposta di vietare il clorpirifos, un pesticida che causa disabilità nello sviluppo dei bambini, nonostante diversi stati americani l’abbiamo comunque messo al bando.
Inoltre, l’amministrazione ha terminato il programma dell’Occupational Safety and Health Administration che proteggeva i lavoratori dal rischio di contrarre la silicosi polmonare.
Le foto del disastro Deepwater Horizon nel 2010
(foto Ap)
Inquinamento delle acque
Trump ha revocato una normativa che impediva alle compagnie di carbone di scaricare i detriti delle miniere nei corsi d’acqua locali, ha annullato una legge proposta per ridurre le sostanze inquinanti, compreso l’inquinamento atmosferico, negli impianti di trattamento delle acque reflue e ha proposto un provvedimento che possa esentare alcuni tipi di centrali elettriche dalle limitazioni sugli scarichi tossici nei corsi d’acqua pubblici.
Altro
A livello generale, l’amministrazione Trump ha interrotto i finanziamenti al Green Climate Fund, un programma delle Nazioni Unite per aiutare i paesi più poveri a ridurre le emissioni di carbonio, ha invertito le restrizioni sulla vendita di bottiglie di plastica nei parchi nazionali e ha proposto modifiche alle modalità di analisi dei costi e benefici condotte nell’ambito del Clean Air Act, del Clean Water Act e di altri statuti ambientali.
Tutte queste leggi che garantivano la protezione dell’ambiente, della fauna e flora selvatica e della salute dei cittadini americani e che Trump ha revocato non costituiscono neanche la metà del totale dei rollback ambientali completati dall’amministrazione.
Trump ha smantellato interi decenni di legislazione ambientale in appena tre anni, distruggendo l’eredità di protezione ambientale delle amministrazioni precedenti per la quale movimenti di cittadini, scienziati e attivisti si sono battuti per decenni.
Tre anni che costeranno caro, non solo agli Stati Uniti, ma al mondo intero.
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