Da quando il 16 febbraio il rapper Pablo Hasél è stato arrestato per «apologia di terrorismo» e «ingiurie al re», la Spagna è scossa da un’ondata di proteste. Ogni sera, soprattutto le città catalane – oltre a Madrid, Valencia e Bilbao – sono attraversate dalle mobilitazioni per la liberazione dell’artista e la libertà d’espressione, riunendo a volte decine di migliaia di dimostranti. Le forze dell’ordine, complici le restrizioni imposte per contrastare la pandemia, hanno reagito con durezza: secondo l’associazione antirepressiva Alerta Solidaria, solo in Catalogna nelle ultime due settimane sono stati fermati 144 manifestanti, tre dei quali ancora in carcere,...