Sui principali quotidiani italiani calano gli articoli dedicati alla crisi climatica, ma aumentano le pubblicità delle aziende inquinanti, mentre sui telegiornali serali, segnati dall’influenza del governo Meloni sulla Rai, raddoppia lo spazio per chi si oppone alla transizione ecologica.

È il quadro che emerge dal nuovo rapporto che Greenpeace Italia ha commissionato all’Osservatorio di Pavia. I risultati mostrano che nel terzo quadrimestre del 2023 i principali quotidiani (Corriere della Sera, Repubblica, Sole 24 Ore, Avvenire, Stampa) hanno pubblicato in media 2,9 articoli al giorno in cui si fa almeno un accenno alla crisi climatica, ma gli articoli realmente dedicati al problema sono meno della metà.

Si tratta di una diminuzione rispetto al quadrimestre precedente, quando l’alluvione dell’Emilia-Romagna e le ondate di calore estive avevano elevato la copertura.

Nello stesso periodo ha invece raggiunto livelli record la dipendenza dalle pubblicità delle aziende più inquinanti (compagnie del gas e del petrolio, dell’automotive, aeree e crocieristiche): con l’unica eccezione di Avvenire, negli altri quotidiani si è arrivati a una media di una inserzione al giorno.