Anche qui a Lisbona i tavolini all’aperto invadono ogni spazio. Si tocca ovunque la voglia di stare fuori, di incontrarsi, di parlare. E il cielo e l’aria dell’oceano, i riflessi del Tago, la luce nitida, rendono vasto il respiro, anche quello degli occhi. E così tornano ad affollarsi, dopo due anni più difficili, anche le giornate e le serate di «Lisboa na rua», in strada. Musica, danza, poesia, cinema. A fine settembre si svolgono i «Passeios sonoros», passeggiate guidate da personalità della cultura, fra storia cittadina e stratificazioni culturali. La Fondazione Saramago celebra il centenario dello scrittore con letture, nuove...