Mentre l’Europa si prepara alla stagione degli incendi e Milano ospiterà a settembre una conferenza internazionale su monitoraggio e prevenzione, la Grecia già sperimenta la difficoltà di spegnere le fiamme alimentate dai forti venti.

Brasile: le pianure del Pantanal bruciano – e con le scimmie e i rettili, eppure il peggio della stagione secca deve ancora venire.

In Pakistan le ondate di calore facilitano i roghi – fino alle porte di Islamabad.

In Indonesia, dopo l’anno nero 2023, il governo ha deciso di passare all’azione multando le imprese che prendono in concessione terreni forestali e si rendono colpevoli di incuria – o peggio.

Record di fiamme in Venezuela nel parco nazionale Canaima: congiurano temperature elevate, siccità, mancanza di vegetazione resistente al fuoco e scarsa efficienza negli interventi.

E l’Australia? La terrificante stagione dei roghi 2019-2020 non si è ripetuta con la stessa intensità ma il paese rimane fra i più vulnerabili agli incendi, esacerbati dal riscaldamento globale che allunga anche i mesi a rischio. Così, all’università di Melbourne il 26-27 giugno si svolge il Fire Summit: un incontro nazionale sulle strategie di prevenzione e gestione.