È una radicale indagine del volto quella che propone Simón Mesa Soto in Amparo, film vincitore a pari merito con Soula dell’algerino Salah Issaad alla trentunesima edizione del Fescaaal – Festival del cinema africano, d’Asia e America latina, terminato a Milano domenica scorsa. La rassegna abbraccia la ricerca e la pluralità di sguardi di tre continenti mantenendo un rapporto d’elezione con quello africano, la cui produzione filmica sta trovando di nuovo sempre più spazi e interesse in Europa. SE SECONDO IL FILOSOFO Emmanuel Lèvinas il volto dell’altro è un appello che ci chiama a prenderci cura della sua esistenza, quello...