Dopo il vertice di giovedì sera fra i leader Spd, Cdu e Csu nella residenza del presidente federale, scatta la «linea della riservatezza» sull’esito del primo (re)incontro tra democristiani e socialisti. Nessuna conferenza stampa, zero dichiarazioni ufficiali, e la «luce verde alla Grande coalizione» accesa da Bild subito spenta dal presidente dell’Spd Martin Schulz.

Ciò nonostante, a Berlino è partita davvero la fase-due del negoziato per avviare il quarto governo di Angela Merkel. Già definiti i primi due passi della nuova agenda: mandato a Schulz per avviare «colloqui esplorativi» con l’Union (da ottenere dai delegati del congresso Spd il 7 dicembre) e «sessione delle trattative» vere e proprie da subito dopo Natale.

Sul tavolo dei socialisti: riforma dell’Unione europea e difesa del welfare tedesco. Anche se la priorità del partito rimane «prendere tempo», come ammette il segretario generale Spd Hubertus Heil. L’esatto contrario della Cdu: «Siamo pronti a discutere da subito senza pre-condizioni».