Alla Cop26 di Glasgow ieri si è parlato di trasporti, responsabili di quasi un quarto delle emissioni globali, ma alla fine non ci si è mossi granché. Se è vero che diversi Paesi e aziende hanno annunciato un piano per fermare, nei prossimi due decenni, la vendita di auto alimentate con combustibili fossili, la benzina o il diesel, per ridurre una fonte significativa di emissioni, lo è anche che l’impatto di queste misure sarà probabilmente limitato: Paesi come gli Stati Uniti, la Cina, ma anche la Francia e la Germania, dove hanno sede importanti casi automobilistiche, non hanno aderito all’«Accordo...