Elon Musk ha venduto 6,9 miliardi di dollari di azioni di Tesla negli ultimi quattro giorni per accumulare liquidità in vista del processo che potrebbe costringerlo a dare seguito all’accordo e acquisire Twitter. «Nel caso (speriamo improbabile) che Twitter costringa l’accordo a chiudersi *e* alcuni partner azionari non si facciano avanti, è importante evitare una vendita d’emergenza di azioni Tesla» ha scritto su Twitter.

Musk ha ritirato la sua offerta sostenendo che Twitter avrebbe «frodato» gonfiando il numero di account monetizzabili. L’accordo «dovrebbe procedere in base ai termini originali stabiliti» che prevedono di dare informazioni sulla metodologia usata per il campionamento di 100 account e per verificare che sono reali. Se invece le comunicazioni alla Sec sono materialmente false, allora non dovrebbe procedere«, aggiunge Musk chiedendosi come mai la Consob americana non indaghi su Twitter per i dati sugli account.

Nelle comunicazioni ufficiali Twitter ha parlato di circa un 5% di account falsi o «spam» sul totale degli utenti. Musk ritiene che il numero non rifletta la realtà. Nei documenti presentati presso la Corte del Delaware dve si terrà un processo dal 17 ottobre, ha scritto che, sebbene Twitter dichiari 238 milioni di utenti attivi giornalieri monetizzabilì, gli utenti che vedono gli annunci sono circa 65 milioni in meno. La maggior parte degli annunci pubblicitari sarebbe vista da «meno di 16 milioni» di persone.

La differenza tra queste stime è dovuta al fatto che Musk utilizza metriche differenti di misurazione. Il presidente del consiglio di amministrazione di Twitter, Bret Taylor, ha definito le accuse di Musk «inaccurate, insufficienti dal punto di vista legale e irrilevanti da quello commerciale». «È un tentativo di sfuggire a un contratto che Musk non trova più attraente da quando il mercato azionario è caduto». Musk «ha gettato polvere negli occhi».

Il carnevale montato da Musk per trasformare Twitter in una piattaforma a pagamento dove l’estrema destra mondiale può dare sfogo ai suoi mondi complottisti, molto di più di quanto già faccia oggi con i padroni attuali, ha coinciso con un crollo delle azioni delle società tecnologiche, tra cui Tesla, cioè la fonte principale della sua ricchezza. Musk sembra intenzionato a tenere aperte più porte. Nel caso in cui l’acquisizione di Twitter non vada in porto ha anche sostenuto che potrebbe avviare una piattaforma alternativa.

La piattaforma di Musk potrebbe chiamarsi «X.com» e aspirerebbe a diventare un concorrente di Twitter. Quest’ultimo ha usato questa suggestione del miliardario twittarolo per opporsi alle sue richieste di trasparenza sui falsi utenti.