Quanto sarà largo il campo? Si aggregheranno, come pare, Azione Italia Viva e +Europa? Ci sarà spazio per il Mpa di Raffaele Lombardo? E in questo caso, Claudio Fava con i Centopassi proseguirà il percorso o come ha ribadito durante i confronti pubblici si tirerà fuori, magari correndo da solo? Si formerà una grosse koalition con al centro «l’agenda Draghi» o sarà il centro alla fine a fare da collante? Ma soprattutto il domandone: il M5s confermerà l’alleanza? Oppure Conte decreterà l’addio ai dem mandando in soffitta l’esperimento siciliano?

Sono tanti gli interrogativi aperti. Ognuno guarda le mosse dell’altro, anche perché il voto anticipato a Roma e la crisi tra Pd e M5s ha stravolto i piani dei giallorossi in Sicilia. Sul percorso che ha portato alle storiche primarie del campo progressista pesa il macigno di dubbi e sospetti. Non si sa ancora se nell’Isola si voterà anche il 25 settembre, a decidere sull’election day sarà il governatore Nello Musumeci, che sta ascoltando i partiti del centrodestra. In caso affermativo il governatore di dovrà dimettere nei primi giorni di agosto, altrimenti in Sicilia si voterà tra ottobre e novembre. Intanto regna la confusione più totale.

Al momento l’unico punto fermo è Caterina Chinnici: ha vinto le primarie giallorosse con il 44,77%. Il voto on line e nei 32 gazebo ha assegnato all’eurodeputata, sostenuta dal Pd, 14.552 preferenze. Alle sue spalle la grillina Barbara Floridia, col 31,74% e 10.317 voti, terzo Claudio Fava 7.548 preferenze (23,22%) . Ma, alla luce della crisi politica in atto tra i Dem e il Movimento 5Stelle non è detto che la coalizione vada avanti.

«Adesso, è il momento della svolta», dice la candidata alla presidenza della Regione. Il nodo sono le alleanze. Si lavora ad allargare il campo il più possibile. Per Chinnici potrebbe rientrarci anche il movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo, non ha mai nascosto che la sua esperienza da assessore nel suo governo è stata gratificante e senza condizionamenti. Anche se sconfitto, dal M5s piovono commenti positivi per la vitalità dimostrata dal proprio elettorato in una fase critica per i 5stelle dopo la caduta del governo Draghi.

«Daremo una mano a sfidare questa destra – avverte Fava – ma a patto che non ci sia il tentativo di costruire ponti strategici per aprire a pezzi di questo centrodestra. Si sta dentro questo quadro se questo è un quadro coerente condiviso con una direzione di marcia precisa: no contaminazioni e allargamenti verso quanto di più opaco e antico esiste nella storia politica siciliana». Insomma, porte chiuse ai vari Lombardo e Cuffaro. Figlia di Rocco Chinnici, consigliere istruttore assassinato da Cosa nostra nell’estate del 1983, la vincitrice delle primarie ricorda che è stata la più giovane magistrata in Italia a essere nominata a capo di un ufficio giudiziario.

Dal 20 settembre 1995 al 19 novembre 2008 ha ricoperto l’incarico direttivo di procuratore nel tribunale per i minorenni di Caltanissetta, dove si è occupata anche di giovani e criminalità organizzata mafiosa. Nel 2012 è stata anche capo del Dipartimento per la giustizia minorile, chiamata dall’allora ministra Paola Severino, incarico confermato nel luglio 2013 dal ministro Annamaria Cancellieri. Nel giugno 2009 ha affiancato la sua carriera politica a quella di Raffaele Lombardo, nel cui governo è stata assessore alle autonomie locali e alla funzione pubblica, incarico che ha mantenuto fino al 2012. Candidata come capolista del Pd al Parlamento europeo nel maggio 2014, è stata eletta e poi riconfermata nel 2019.